VOLUME QUINTO
Salvatore Struppa
La prima parte del manoscritto contiene una documentazione relativa alla “pignorazione ” di Marsala e del Castello (1428-1435-1436 ), tratta dagli atti notarili del notaio Simone La Senia, alla protesta e quindi alla richiesta di riscatto da parte di alcuni nobili giurati tramite Giovanni Ferro, nominato procuratore della città con l’incarico di raccogliere 1100 ducati da consegnare a Bernardo Requisens per liberare la città infeudata, tratta dagli atti del notaio Giacomo Carbone ( 1447-1448- 1449).Seguono all’interno del manoscritto altre copie di atti notarili della seconda metà del sec. XV al sec.XVI; del Notaio Antonio De Forlando le quietanze degli anni 1437-1438 “dell’amministrazione delle gabelle della Secrezia” per Giovanni Barbara, nominato come “signuri di la terra et castella di Marsala”; copia del verbale originale della seduta consiliare datata 12 marzo 1504 , esistente tra gli atti del notaio Giovanni Bitino, del Notaio Giovanni Carbone (1482-1483); del Notaio Marco Antonio Zizzo (1517-1572).Documenti ricopiati da S.Struppa dal Libro Rosso ( “pag. 95 recto sino alla pag. 99 recto), contenenti informazioni, “capitula”, “cabelle”, “iura” ... sulla città di Marsala all’epoca dei Martini (1409).Di notevole interesse la copia del Diploma con cui il Municipio di Marsala viene dichiarato “Senato” nell’anno 1802.Nel manoscritto, inoltre, sono inserite due “apoche per denari”, datate 17 maggio 1584, ricevute da tre “maestri” da parte di un tal Di Marzio in acconto per la costruzione della cappella dell’altare maggiore della Chiesa della Madonna della Cava.Un atto, tratto dal registro del notaio Gaspare Natale Omodei Nicolosi, redatto il 18 agosto del 1726, riguardante l’incarico di ristrutturazione della Piazza Loggia e di costruzione della facciata del Palazzo dei Giurati (attuale Palazzo VII Aprile)Una parte del volume raccoglie un’ampia documentazione riguardante la Chiesa Madre di Marsala, dall’inizio del XV secolo alla fine del XVIII, in particolare documenti riguardanti l’ampliamento e il completamento.Copia di un documento custodito nell’Archivio Comunale (filza 1669-1670), a firma dei giurati Petrus e Carolus Genna - L’originale e la trascrizione (effettuata dallo Struppa nell’anno 1892) di un foglio delle scritture della Corte Civile, 1511-1512, in merito ad un litigio tra Giovanni Balsamo e il Comune, da cui si evince che la “fabbrica” della Chiesa iniziò nel 1497 ed in seguito allargata e accresciuta di un terzo per decisione dei giurati;Dal Registrum omnium actorum dell’anno 1589-1590 a firma del conte De Alva si evincono documenti che testimoniano la necessità di ampliamento della Chiesa Madre; Un atto di conferma d’acquisto del marmo di Carrara (1614) per la costruzione della Cappella Maggiore La costruzione delle colonne della nuova Chiesa affidata al capomastro Alberto Di Modica nel 1676 • Un elenco delle Cappelle dell’antica Matrice Chiesa, tratto da vari contratti notarili. • Appalto affidato nel 1726 a maestri muratori sciacchitani perl’esecuzione degli ultimi lavori della Chiesa; • carteggio del 1825 tra l’Arciprete e il Sindaco e tra questi e il Soprintendente della Provincia di Trapani in merito all’innalzamento della Cupola della Chiesa eseguito dal Capomastro Pietro Russo; • documenti che attestano le opere scultoree commissionate da Giulio Alazaro o De Lazzaro, capitano di giustizia, ad Antonino Gagini: il sarcofago dello stesso e un gruppo marmoreo raffigurante la Madonna dell’Itria (atti del notaio Michele De Cremona 13 dicembre 1566 e del notaio Bartolomeo Chirco 23 gennaio 1566). -Notizie riguardanti le spese per la costruzione, la riparazione, il completamento della Chiesa e della Cupola e per l’acquisto delle campane risalenti ai secoli XVI e XVII.II manoscritto contiene, inoltre, i Capitoli della Collegiata della Chiesa Madre, la cui origine risale al 1598 sotto il Pontificato di Clemente VIII e una nota dei Canonici e degli Arcipreti defunti della stessa Collegiata.Lo Struppa trae, dagli atti degli antichi notai, anche una lista degli arcipreti di Marsala dal 1394 al 1885.Una nota cronologica dei Cappellani Sagramentali dell’Ospedale San Biagio diMarsala dall’anno della sua fondazione (1622).Le notizie su San Tommaso di Canterbury, martire cui è dedicata la Chiesa Madre di Marsala, sulla sua vita e la sua santificazione, sono tratte dall’Epistola XCII del Pontefice Alessandro III del 1682 e dall’opera di Don Michele Del Giudice: Descrizione del Real Tempio e Monastero di Santa Maria Nuova di Monreale, Palermo, 1702.